lundi 1 novembre 2010

Una lettura ortodossa della lezione del Concilio vaticano II ,nel corso della Disputatio sulle antinomie del pensiero-prassi postconciliare


Concetti da chiarireAddolorata
1.La chiesa una e santa ,sposa di Cristo e corpo mistico "sussiste" (subsistit) nella chiesa cattolica romana: significa che vi è un resto fedele nel quadro di crescente secolrizzazione apostasia in capite et membris.
2.Il sacrificio della messa è nell'ordine soprannaturale della "transustanziazione",reale presenza di Cristo nel suo popolo sacerdotale , profetico e regale,corpo mistico,in Spirito santo, non nel puro simbolismo mnemonico o in magie rituali.
Una perdurante prevaricazione del clero .deprime,deruba e nega i titoli regali del sacerdozio comune svilendo e profanando ,i ministeri fraterni nel popolo di Dio che è il resto fedele che SUSSISTE nella chiesa cattolica romana.
NB. E' ancora il concetto di sostanza a distinguere natura e grazia.L'ignoranza della lezione realistica tomasiana nella teologia conciliare ed attuale ha condotto il pensiero teologico fuori della realtà.
3.Distinzione chiara( unificata-senza confusione- nella divinita e umanità di Cristo comunicata al suo mistico corpo) tra natura e grazia,prima e seconda creazione,Antico e nuovo patto,sacerdozio levitico e sacerdozio in Cristo di ogni fedele,purgatorio e inferno,Dio e satana creatura ribelle nel tempo ma sconfitta in eterno.
4.Ottimismo giusto( ma reso fatuo dalla pastorale apostatica della prostituta dominante nel dialogo sincretistico) .
Unico ottimismo valido sta nella speranza soprannaturale certissima,della risurrezione vittoriosa di Cristo e del suo mistico corpo come Maria assunta in cielo.
Essa-risurrezione dei primogeniti- avviene di generazione in generazione sul male in croce e purgatorio per il nuovo Cielo.
L'empietà contro lo Spirito viene ,di generazione in generazione,espiata all'inferno per una pura risurrezione di condanna in nuova terra di giustizia.
ETERNO E' IL NOSTRO RE E IL SUO REGNO,L'UNICO ETERNO
Il nulla sta solo nel pensiero ,nel senso che è solo pensabile come negazione,corretta dalla realtà nella logica del giudizio divino-
Le pene del senso sono misurate in giustizia
La pena del danno sta nella privazione volontaria dell'accoglimento della Informazione divina in Cristo, nella sua correzione a misura Sua perfetta umanità, in nuova terra,di generazione in generazione.
Peppino Orlando

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